La ricetta di Vannino Chiti per restituire un’anima alla Sinistra italiana: unire tutte le sue voci, preparare e realizzare una fase politica costituente e ripartire da temi fondamentali quali welfare, lavoro, fisco, democrazia, pace o guerra, nuovo umanesimo, ecologia e uguaglianza di genere.
Cattolici e Partito Democratico
Una riflessione di Vannino Chiti. Se non siamo in grado di dare vita a una “riforma dei vecchi riformismi” (utilizzo un’espressione di Romano Prodi) siamo anni luce al di sotto del presente, dei nostri compiti e delle necessità.
Quale futuro per il PD?/1
Risponde Vannino Chiti. Nella situazione attuale il PD non può che puntare ad una sinistra plurale che si può riassumere in queste due espressioni: libertà /responsabilità cioè diritti e doveri; uguaglianza che non è omogeneità forzosa ma condizione che permetta a ognuno/ognuna di esprimere le proprie potenzialità. Domande di Mauro Grassi.
Giustizia, una riforma indispensabile
La riforma non è immodificabile. Alcuni punti, tuttavia, restano fermi ed è bene che lo siano, a cominciare dalla durata dei processi. Certo i delitti di mafia o di terrorismo come i reati che prevedono l’ergastolo non possono essere derubricati; e non lo sono nella proposta di legge.
Ddl Zan, è importante un consenso largo
Riprendiamo da Avvenire, a firma Marco Iasevoli, questa intervista sul Ddl Zan dell’On. Vannino Chiti. Un partito non dovrebbe mai avere paura del confronto. Sarebbe un risultato importante, e non una sconfitta, avere largo consenso su una legge contro omofobia e transfobia.
Amendola e la “conversione” europeista del PCI
Amendola fu uno degli ispiratori del graduale riallineamento del PCI all’Europa: dal rifiuto dell’integrazione si passa alle proposte di modifica dei Trattati, agli obiettivi di riforma, alla battaglia condotta insieme ai socialisti e vinta nel 1969 per fare parte della rappresentanza italiana nel parlamento di Strasburgo